RESEZIONE TRANSURETRALE DI VESCICA (TURV/TURB)

L’intervento comporta l’asportazione per via trans uretrale della neoplasia vescicale (da questo l'abbreviazione in TURV o in inglese TURB).

L’intervento ha innanzitutto un significato diagnostico in quanto permette, grazie all’analisi istologica eseguita dall’anatomo patologo, di distinguere le neoformazioni superficiali da quelle che infiltrano la parete della vescica. Ha anche un significato di cura, ma solo per quei pazienti con neoplasia vescicale superficiale, mentre per le forme infiltranti saranno necessarie terapie più radicali.

L'intervento viene eseguito in regime di ricovero ordinario o day surgery (in base alle caratteristiche della neoplasia vescicale), in anestesia generale o più frequentemente in anestesia spinale secondo giudizio dell’Anestesista.

L’intervento consiste nell’introdurre uno strumento endoscopico (resettore) attraverso l'uretra e raggiungere la vescica che verrà distesa con soluzione irrigante. Le neoplasie vescicali vengono rimosse con l'uso di anse da resezione che sfruttano la corrente elettrica; tali anse scorrendo dentro la lesione la asportano a fettine dalla sommità fino alla base (resezione). Altre piccole aree sospette possono eventualmente essere biopsiate con una pinza. Tutto il materiale asportato verrà successivamente inviato all’anatomia patologica per eseguire l’esame istologico.

Al termine dell'intervento verrà applicato un catetere vescicale che sarà mantenuto un numero di giorni variabile a seconda della profondità della resezione e del sanguinamento. Inoltre nei primi giorni verrà applicato un lavaggio vescicale continuo per impedire la formazione di coaguli di sangue che possono ostruire il catetere. Potrà rendersi comunque necessario eseguire dei lavaggi attraverso il catetere per rimuovere coaguli dalla vescica causa di ritenzione e dolore sovra-pubico.


Riteniamo opportuno informarLa sia sugli aspetti tipici del postintervento, sia sulle rare ma possibili complicanze:

  • Ematuria macroscopica (presenza di sangue nelle urine): E’ normale nei giorni successivi all’intervento; viene controllata con una corretta gestione del catetere vescicale. In una piccola percentuale di pazienti si rende necessario, causa una discreta perdita di sangue, eseguire una trasfusione. Raramente può comparire un sanguinamento postoperatorio tale da richiedere un reintervento emostatico, inoltre è possibile avere caduta d'escara e risanguinamento entro 30 giorni dall'intervento che solitamente si risolve spontaneamente.

  • Dolore: è normale dopo l’intervento ma viene controllato con farmaci analgesici. Ha origine dalla ferita chirurgica interna o dalla presenza del catetere vescicale, quest’ultimo può anche causare stimoli minzionali dolorosi che possono essere trattati con farmaci antispastici;

  • Febbre dovuta ad un’infezione urinaria, è un evento molto raro poiché siamo soliti trattare tutti i pazienti con una profilassi o con una terapia antibiotica se esistono fattori di rischio (paziente portatore di catetere vescicale o uro coltura positiva).

  • Trombosi venose profonde e complicanze tromboemboliche: rare in quanto vengono prevenute mediante la somministrazione di routine di eparina sottocute, mobilizzazione precoce del paziente ed eventuale utilizzo di calze elastiche.

  • Una perforazione vescicale può verificarsi intenzionalmente (resezione vescicale profonda) o per una stimolazione elettrica di un nervo posto in vicinanza della vescica, che comporta un improvviso movimento di una gamba del paziente; generalmente tale evenienza richiede solamente un cateterismo vescicale più prolungato mentre eccezionalmente si rende necessario un intervento chirurgico per suturare la breccia vescicale.

  • Stenosi uretrale: il restringimento del canale uretrale è una possibile complicanza tardiva ed è dovuta all’infiammazione dell’uretra causata dal catetere, da una infezione dell’uretra o da un trauma dovuto al passaggio dello strumento (resettoscopio).


Alla dimissione e per una settimana circa è preferibile evitare sforzi e viaggi in macchina, moto, bicicletta o l'uso del trattore. La comparsa di minzione frequente e bruciore minzionale è transitoria. Nel caso in cui lei fumi o fosse professionalmente esposto al contatto con solventi chimici, vernici, diserbanti, etc, la informiamo che esiste una relazione tra suddetti materiali e la recidiva o progressione della malattia tumorale.


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