CONSEGUENZE INTERVENTO DI TURP

L'intervento di TURP consiste nell'asportazione endoscopica (quindi senza tagli esterni) della parte più interna della prostata che si ingrossa in tutti gli uomini e che può creare disturbi allo svuotamento vescicale.

L'intervento crea nell'immediato postoperatorio un sanguinamento evidente nelle urine, ed è la ragione per cui durante il ricovero il paziente si trova con un catetere e delle sacche di fisiologica che lavano in maniera continuata la vescica. Queste servono a portare verso l'esterno il sangue ed a evitare che si formino coaguli (ammassi di sangue) all'interno della vescica assicurando un corretto svuotamento della vescica stessa.

Successivamente alla dimissione è possibile, talvolta anche per 45 giorni vedere le urine cambiare colore dal classico giallo paglierino al rosa o rosse, a volte al primo getto di urina o in maniera continuata con emissione anche di nuovi coaguli. Questa situazione è quella che in termini tecnici viene chiamata "caduta d'escara", ovvero a forza di bere e quindi urinare le "crosticine" o coaguli che erano attaccate all'interno della loggia prostatica (spazio della prostata lasciato libero dall'intervento) si staccano e sciogliendosi colorano l'urina. Questa condizione può talvolta continuare anche più del tempo precedentemente scritto se il paziente esegue terapie con farmaci antiaggreganti tipo warfarin, coumadin, plavix, clopidrogel, aspirina, cardioaspirina, cardirene, etc.

Altra condizione frequentemente lamentata è l'urgenza minzionale, ovvero uno stimolo minzionale che obbliga il paziente a correre in bagno talora con emissione di urine ancor prima di raggiungere i servizi igienici. La condizione è determinata dalla condizione di infiammazione della zona prostatica operata e dall'infiammazione che contestualmente può interessare parte della vescica per contiguità. E' una condizione che generalmente si risolve nell'arco di qualche giorno ma che può perdurare in alcuni pazienti anche 6 settimane.

Possono succedere anche se raramente episodi di incontinenza completa. In genere avvengono a circa 20 giorni dall'intervento e consistono in una incontinenza completa, sono episodi passeggeri e fortunatamente rari.

I bruciori urinari sono presenti in tanti pazienti e variano in base alla dimensione della prostata e al tipo di energia utilizzata nella resezione (resezione monopolare piuttosto che bipolare), sono bruciori passeggeri che durano al massimo 10 giorni e che migliorano con grandi assunzioni di liquidi e quindi con numerose minzioni. Oltre i 10 giorni bisogna prendere in considerazione la possibilità che ci sia una infezione delle vie urinarie.



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