La pillola che fa fare l’amore... non aiuta l’amore....

Il titolo forse è un po' provocatorio ma spesso nelle coppie che visito la situazione è più o meno questa.

Noi urologi prescriviamo spesso pillole per poter "agevolare" la "meccanica" dell'erezione ma questo può essere mal interpretato dalla partner del paziente ovvero inteso come una scorciatoia per avere l’erezione anche quando non c’è la “voglia di intimità” o addirittura riuscirla ad avere anche se il sex appeal della partner non è più quello degli "anni ruggenti giovanili".

Nella realtà dei fatti le cose non stanno proprio così. Purtroppo gli anni passano per tutti e soprattutto per il corpo di tutti, quei piccoli difetti quali arteriopatie, problemi cardiaci, ipertensione arteriosa, non lasciano indenne nessuna persona e soprattutto nessuna parte del corpo.

Questo vale negli uomini per quella parte così vascolarizzata che è il pene per cui, nonostante in alcuni casi ci sia una volontà di ferro, un'attrattiva magnetica e la voglia di avere un incontro intimo con la propria signora purtroppo questo non si trasforma in una “fiera” risposta delle parti interessate.

Ecco quindi che nasce il dramma della coppia, Lui non sa come giustificare la propria mancanza, Lei invece inizia a pensare a mille ragioni: dalla presenza di altre donne, alla carenza personale di capacità fino ad arrivare alla diminuzione del proprio sex appeal.

E' qui che viene interpellato l'urologo che dopo la raccolta delle caratteristiche del problema e della storia del paziente prescrive molto spesso un farmaco per l'erezione.

Ma perchè bisogna demonizzare questi tipi di farmaci? Indubbiamente l'abuso o l'utilizzo inappropriato sono da condannare ma pensiamo un attimo: se un ginecologo prescrivesse una crema vaginale per evitare la secchezza postmenopausa che in certi momenti di intimità crea disagio se non vivo dolore, questa crema dovrebbe essere altrettanto demonizzata? Solo perchè artificialmente supera un difetto creato da età e corpo in un momento così intimo?....

Io credo che l'armonia di coppia sia data da un cammino che continuamente prevede l'aiuto ciascuno dell'altro, la necessità di conoscersi continuamente comprendendo che l'invecchiamento porta novità che devono essere affrontate di volta in volta e che se si rende necessario affrontare un problema con una "terapia" ribadisco, una TERAPIA, questo non comporta nessuna variazione in quella "magia" che rende la coppia unica e affiatata.

Ultima cosa: la pillola agisce sulla parte meccanica e non su quella psicologica, che significa? Se prendo la pillola e vado a fare giardinaggio non ottengo nessuna reazione...