Ma con tutti gli esami fantascientifici che esistono come la TAC, la PET, la risonanza... perchè l'urologo usa ancora il suo dito? Tu prova a cercare l'inizio di un rotolo di scotch con una macchina fotografica e vediamo se ci riesci!!

Ma con tutti gli esami fantascientifici che esistono come la TAC, la PET, la risonanza... perchè l'urologo usa ancora il suo dito? Tu prova a cercare l'inizio di un rotolo di scotch con una macchina fotografica e vediamo se ci riesci!!

Partiamo da un esempio: mentre leggi questo post prova senza guardare a separare due capelli per prenderne solo uno, ci sei riuscito? Bravo, hai scoperto che i tuoi polpastrelli sono in grado di distinguere un oggetto grosso 0,07 millimetri !!!!!!! Incredibile no ??!!!

Recentemente mi sono accorto che tanti pazienti quando gli chiedevo di sdraiarsi sul lettino per la visita urologica rimanevano stupiti, alcuni addirittura etichettandomi come un urologo "sorpassato" e con un po' di ironia e spirito di conoscenza "internettiana" mi pungolavano con frasi del tipo: "ma ho fatto il PSA" oppure "ma non posso fare una ecografia o una TAC?"

Facciamo il punto della situazione, tutte le tecnologie hanno migliorato enormemente la nostra capacità di conoscere gli organi interni al corpo senza procedere a nessun intervento chirurgico se non a diagnosi fatta ma cosa manca veramente a tutti questi esami? La capacità e accuratezza del tatto.

Di fatto anche gli esami migliori hanno difficoltà a distinguere tessuti millimetrici e soprattutto a parità di tessuto non distinguono tra quello duro (dubbio per tumorale) da quello normale.

C'è uno strumento però che queste differenze le percepisce: è il nostro dito !!! Una piccola imperfezione il polpastrello del dito la riconosce, è quello che facciamo ogni volta che cerchiamo l'inizio dello scotch, banalmente ci passiamo il dito sopra fino ad avvertire l'imperfezione necessaria a scoprire dove inizia il nastro.

E allora perchè stupirsi tanto? Il dito dell'urologo ha la capacità di riconoscere quelle piccole imperfezioni della prostata che assieme al dosaggio del PSA, alla storia del paziente e all'esperienza dello specialista portano a stabilire se è necessario effettuare un'eventuale biopsia. Tutto questo anche l'esame radiografico migliore non sarebbe stato in grado di dircelo.